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Descrizione

A valle della carrozzabile che si snoda sotto il paese scorre il torrente “Tirello”, meta di passeggiate suggestive e di piacevole frescura nella stagione calda, che offre anche la possibilità di fare il bagno nel lago “Raèsa” e di prendere il sole sugli scogli. Da Lorsica si possono raggiungere, in bici, in bike, in macchina, a piedi o a cavallo numerosissime località: le varie frazioni del Comune a partire da Figarolo ove ha sede la casa municipale, restaurata negli anni ’90, ove si può ammirare la sala consiliare tappezzata di damasco verde (nel più classico ed antico disegno del fiore della palma) ed un suggestivo bassorilievo su ardesia dello scultore Ezio Garbarino che illustra le attività praticate in origine dagli abitanti del territorio. Sulla strada provinciale, sotto alla casa municipale, sorge il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, pregevole opera dello scultore “Dreè Molinari” , la cui base scenografica fu ideata dall’artista Giorgio Oikonomoy. Interessante si può rivelare la visita alla Cappella della frazione, dedicata ai S.S. Nazario e Celso, di origine antichissima ; nel 1764 la stessa fu posta sotto la protezione del Senato della repubblica di Genova, come si evince da una lapide posta sulla facciata. Scendendo a Ponte Mastra si possono ammirare i resti di un antico ponte romano sul torrente Malvaro ed i bellissimi vecchi mulini in località Acqua (si può prenotarne la visita presso l’agriturismo “Il sogno”). Da qui si può salire a Verzi, uno dei paesi più antichi della Val Fontanabuona ricco di boschi ombrosi e di cave d’ardesia. Anticamente fu la più estesa delle Parrocchie della Pieve di Cicagna, riconosciuta tale già nel 1164. La sua chiesa è una delle più antiche che vanti la Diocesi di Chiavari. Sacra a Sant’Andrea, fu umile cella dei Monaci Benedettini dipendenti dall’Abbazia di Camogli e comprendeva : Favale che si staccò da lei nel 1598, Lorsica fino al 1603, Monteghirfo fino al 1837, Castagnelo fino al 1903 e Barbagelata fino al 1915. Lungo la valle del Malvaro si incontra Castagnelo, sede anch’essa di una pregevole chiesa che vanta una cupola straordinaria, ombreggiata da vetusti e caratteristici ippocastani. Proprio sopra Castagnelo la frazione di Monteghirfo, ricca di storia, offre il miglior clima della Fontanabuona. A primavera è qui che sbocciano i primi fiori, è qui che si raccolgono i primi frutti. 


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